Venerdì 18 ottobre 2019, presso la sala espositiva della Fondazione Valenzi, al Maschio Angioino, Napoli si è svolto il vernissage della mostra personale Contaminazioni di Antonio Corbo
La mostra personale, organizzata dall’Associazione Nartwork, offre al pubblico la visione delle più recenti opere del Maestro. L’arte matura di Antonio Corbo è un connubio armonico e dialogante fra arte pittorica e poetica, che è dimostrazione della sua completezza artistica.
Il percorso espositivo è stato arricchito da suoi versi poetici, che contribuiscono a completare quel fascino suggestivo che contraddistingue il suo operato.
La mostra ha ricevuto il matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli (Museo Madre) e il patrocinio morale del Comune di Napoli, dell’Università Suor Orsola Benincasa, della Fondazione Valenzi.
Durante il vernissage, all’intervento musicale del maestro Caro Contocalakis e ai saluti della prof.ssa Lucia Valenzi, Presidente della Fondazione Valenzi, è seguito un dibattito sul tema della mostra moderato dallo storico dell’arte Gianpasquale Greco. I catalogo della mostra, distribuiti gratuitamente agli intervenuti al vernissaggi, sono poi stati archiviati in diverse biblioteche e musei nazionali ed internazionali come la Tate Gallery di Londra. .
La mostra è rimasta in esposizione 18 al 29 ottobre 2019.
Durante l’espositizione si sono svolte anche visite guidate in lingua grazie alla collaborazione col Liceo Braucci di Napoli in ambito di alternanza scuola lavoro.
Curatrici: Rossella Bellan, Giulia Mazzilli, Antonietta Panico.
Musiche originali: Carlo Contocalakis
Contributo critico: Gianpasquale Greco
Progetto grafico: Antonio Imparato
Progetto allestitivo: Iolanda Masi, Francesco Maria Stazio
Antonio Corbo è nato a Campobasso, città dove risiede ed opera. Pittore e poeta, è presente sulla scena artistica italiana già dagli anni ‘60, epoca d’esordio e momento cruciale di consacrazione all’Arte. Il suo è un linguaggio stilistico-formale libero da pressioni e contaminazioni della Post-avanguardia, un’indipendenza che traduce anche sul piano dei contenuti, con una spiccata tendenza alla sperimentazione e alla ricerca. In un primo momento, tematiche storico-politiche e sociali vengono espresse con una pittura espressivo-emotiva che costruisce la composizione attraverso gesti incisivi. L’inversione di tendenza, operata negli anni ’80 e ’90, lo porta a sperimentare il paesaggio e il nudo. Transavanguardia e Post-moderno sono un costante punto di riferimento nella sua ricerca. Negli anni duemila opera una sintesi figurativa, estromettendo la forma dalla realtà fisica ed approdando ad un’astrazione decontestualizzante. L’essenza più intima del reale è indagata attraverso sperimentazioni materiche e gestuali. L’interesse per la natura volge alla visione di mondi sconosciuti, lontanissimi: il Big Bang e le teorie del cosmo diventano protagonisti di un percorso espositivo che l’artista conduce con successo. Corbo immagina forme di vita primordiali, spazi cosmici e siderali tradotti in lavori carichi di materia che guidano l’osservatore oltre la percezione bi-dimensionale. L’intreccio tra pittura e poesia diventa il filo conduttore in molte mostre degli anni duemila in omaggio alla collateralità di queste due arti che, con fruttuosi scambi, l’autore fa dialogare tra loro. L’artista ha esposto in mostre personali e collettive nelle maggiori capitali e città europee e in molti contesti internazionali (New York, Washington, Shanghai, Istanbul), in spazi espositivi di indiscusso prestigio. Numerose sono le mostre con gli Istituti Italiani di Cultura. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private, istituzioni pubbliche e musei, nazionali ed esteri; cartelle di opere grafiche e manifesti sono stati utilizzati in campo regionale e nazionale in occasione di eventi storici, convegni e congressi. Molti, poi, i premi e i riconoscimenti di critica ottenuti nel corso degli anni.